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Il Padre dell’Arte Moderna Thailandese è Italiano

Lo scultore fiorentino Corrado Feroci, conosciuto in Thailandia come Silpa Bhirasri, e’ il fondatore della prima Accademia di belle arti Siamese ed è considerato il padre dell’arte moderna e contemporanea Thailandese.

Corrado Feroci era nato a Firenze nel 1892. Dopo aver terminato gli studi artistici, cercò con scarsa fortuna, di eseguire sculture su commissione. In seguito ottenne il diploma di professore ed intraprese la carriera come insegnante di scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze.

Nel 1922, Feroci ebbe l’occasione di leggere del bando di concorso con cui il Reale Istituto del Siam cercava artisti italiani disposti a trasferirsi in quel paese, e si propose come scultore.

Corrado Feroci al lavoro nel suo studio di Bangkok

A quel tempo il Siam (l’attuale Thailandia) era l’unico Paese della regione a non essere diventato colonia di un impero europeo. Circondato da colonie francesi (Laos e Cambogia) o dell’Impero Britannico (Birmania e Malesia), per conservare l’indipendenza, aveva dovuto fare enormi concessioni politiche ed economiche alle due potenze europee. Fu proprio per limitarne l’influenza che la Casa Reale, decise di cambiare il volto del paese, dandosi caratteristiche proprie e per farlo, si affidò ad artisti Italiani, che erano estranei alle vicende che stavano caratterizzando l’intera area del Sudest Asiatico.

Re Rama VI proseguiva sulla via del rinnovamento del Regno già tracciata dai suoi predecessori, cercando di ammodernarsi in tutti i campi, anche con la realizzazione di imponenti opere. Il sovrano, che amava le arti ed era lui stesso uno scrittore, stanziò grandi somme di denaro per promuoverle. La scelta era caduta sull’Italia già ai tempi del padre Re Rama V, che nelle sue due visite a Torino era rimasto affascinato dalla monumentale bellezza della città, e già dalla fine dell’Ottocento che decine di ingegneri, architetti ed artisti italiani, soprattutto piemontesi, progettavano e realizzavano i più grandi palazzi, ponti e monumenti che stavano trasformando Bangkok.

La domanda di Feroci per lavorare come insegnante in Siam fu accolta e nel febbraio 1923 si imbarcò per Bangkok per trasferirvisi con la famiglia.

Si dal suo arrivo, Feroci rimase affascinato dallo stile di vita semplice e rilassato di quel popolo e dalle bellezze naturali del paese a tal punto che vi sarebbe rimasto per il resto dei suoi giorni.

Inizialmente fu assunto come scultore di corte con un contratto di tre anni, ma l’impatto con l’amministrazione locale fu negativo e venne emarginato a causa delle sue richieste per ottenere uno studio con grandi finestre in cui la luce provenisse dall’alto, che venivano reputate eccessive.

Alla morte di Re Rama VI, gli succedette il fratello Rama VII, che si trovava a dover far fronte ad una grave crisi economica, ed operò grandi tagli delle spese pubbliche.

L’incontro con il Principe Naris, artista e zio del sovrano, fu un punto di svolta per Feroci. Infatti il Principe gli commissionò la scultura di un busto che lo raffigurasse e ne rimase talmente entusiasta dell’opera, che decise di  prenderlo sotto la propria ala protettrice e pochi giorni dopo Feroci lavorava nel nuovo studio esattamente aderente ai suoi desideri.

L’anno dopo fu nominato scultore del dipartimento e cominciò la sua grande produzione di statue e dei più famosi monumenti eretti in Siam dopo il 1930.

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Buddha che cammina al Putthamonthon Park a Nakhon Pathom

Tornato all’insegnamento, organizzò un corso gratuito per aspiranti pittori e scultori. L’iniziativa ebbe un grande successo ed alcuni dei partecipanti furono assunti dal dipartimento alle arti come assistenti. Il governo rimase impressionato dall’alto livello artistico raggiunto dagli studenti e gli chiese di organizzare una vera e propria scuola di formazione per giovani artisti, ma l’idea non si concretizzò subito per mancanza di fondi.

Nel 1932, il colpo di Stato costrinse Rama VII a concedere la stesura della Carta Costituzionale. Tre anni dopo il sovrano, in contrasto con il governo, abdicò ed il trono passò al nipote Rama VIII che aveva solo nove anni. Furono nominati dei reggenti e nel 1939 il Siam cambiò nome e divenne Thailandia.

Con il nuovo governo, il dipartimento delle belle arti passò dal Reale Istituto al Ministero della Pubblica Istruzione e Feroci venne trasferito alla divisione di Architettura del dipartimento diretta da Phra Saroj Rattananimman, e fu con il suo apporto che nello stesso anno nacque la Scuola d’arte Silpakorn, che da lì a poco sarebbe poi stata elevata al rango di Università. Feroci, sfruttò la sua nomina a professore e direttore e Rettore poi, ispirandosi all’Accademia di Firenze.

Alla prima lezione erano presenti sette studenti, alcuni dei quali sarebbero in seguito divenuti famosi. L’ateneo comprendeva inizialmente corsi di pittura e scultura ed in seguito ne sarebbero stati aggiunti molti altri, tra cui quelli di architettura, archeologia, e arti decorative.

Quella di Silpakorn fu la prima università di belle arti fondata in Thailandia e adotto come inno ufficiale dell’Ateneo, la famosa canzone Santa Lucia.

Durante il secondo conflitto mondiale, le truppe imperiali giapponesi occuparono la Thailandia, facendone la base di partenza per la conquista dei territori birmani e malesi in mano ai britannici. A seguito dell’armistizio dell’8 settembre 1943, con cui l’Italia ruppe l’alleanza con i Paesi dell’Asse, Feroci venne arrestato dai giapponesi. Il governo thailandese gli propose allora di prendere la cittadinanza in modo da ottenere la libertà. Corrado Feroci accettò e prese ufficialmente il nome locale Silpa Bhirasri.

Ritratto di Corrado Feroci Alias Silpa Bhirarsi, opera di un suo allivevo

Padre dell’arte moderna thailandese

Nonostante avesse continuato la sua attività di scultore e disegnatore, Feroci si dedicò principalmente all’insegnamento, guadagnandosi la stima e l’ammirazione degli studenti che arrivarono ad amarlo come un padre, contribuendo alla diffusione nel paese delle arti occidentali e impegnandosi per la diffusione della cultura thailandese nel mondo e fautore della nascita di una nuova generazione di artisti Thailandesi.

Fu il promotore della prima Esibizione delle Arti Nazionali a Bangkok, in cui i suoi allievi ebbero modo di esporre per la prima volta le loro opere in una grande mostra. Questa idea ebbe un tale successo di pubblico e di critica che l’Università Silpakorn continua tutt’ora ad organizzare l’evento, come passerella per i giovani artisti Thailandesi, ed è sempre grazie a Feroci che gli artisti thailandesi hanno esposto le loro opere in famose mostre internazionali, tra cui la Biennale di Venezia.

Il paese gli deve molto per essere diventato attivo nell’arte contemporanea, dalle quali fu profondamente affascinato, eseguendo approfondite ricerche che pubblicò in diversi libri ed articoli di stampa. Feroci, scrisse diversi testi fra cui: Theory of colour nel ’43, Theory of Composition nel ’44 e An Aid to Arts and English-Siamese Glossary tra il ’42 ed il ’44.

Oltre al suo merito educativo nello spronare la creatività degli allievi, Feroci perseguiva l’acquisizione di un linguaggio universale che recepisse il significato più profondo dei capolavori delle diverse culture nazionali, e se ne servisse per sviluppare una nuova coscienza e una nuova arte che andassero al di là dei confini e delle ideologie.

Per comprendere a fondo l’arte, la cultura ed il pensiero thailandese studiò a lungo la filosofia e la religione buddhista e si dedicò anche all’archeologia, approfondendo la conoscenza dei diversi stili e si rese conto della necessità di preservare quei capolavori dalle insidie del tempo.

Corrado Feroci, morì a Bangkok il 14 maggio 1962. La cerimonia di cremazione si svolse nel Wat Thepsirintarawas e fu pagata dalla famiglia reale.

Già insignito per meriti artistici con una decorazione del Supremo Ordine dell’Eelefante Bianco, alla sua scomparsa la sua popolarità crebbe, e i suoi allievi chiesero ed ottennero che nel cortile principale dell’università fosse eretto in suo onore un monumento. Ancora oggi gli studenti d’arte si inginocchiano davanti alla statua in bronzo posta nel cortile dell’Università, offrendo fiori ed accendendo incensi, per invocare la sua protezione per i loro studi.

In occasione del novantaduesimo anniversario della sua nascita, nei locali che ospitavarono il suo studio fu inaugurato il Museo Nazionale Silpa Bhirasri, nelle vicinanze del Palazzo Reale (L’entrata al museo è gratuita).

Il 15 settembre, anniversario della sua nascita, viene celebrato dai thailandesi come il giorno di Sin Bhirasri, e per il centenario della sua nascita nel 1992 è stato emesso in Thailandia un francobollo commemorativo.


Se visiterete Bangkok, molto probabilmente vi capiterà di vedere alcuni di questi monumenti realizzati da Corrado Feroci Alias Silpha Bhirarsi, e potrete osservarli con occhi diversi, sapendo che in essi è racchiusa anche una parte dell’arte Italiana.


 

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